Scoperta dai Persiani, amata poi da tutti i popoli europei, è stata sempre considerata una pietra particolare affascinante e ricca di mistero, capace di catturare dentro di se il colore azzurro del cielo e del mare. Parliamo de la Turchese, che nel linguaggio comune, molte persone indicano al maschile come “il Turchese”, mentre l’esatta denominazione è al femminile, ovvero “la Turchese”.
Turchese – Il minerale, i colori e le sfumature
La Turchese è un minerale naturale a sistema triclino, cioè un sistema a più basso grado di simmetria. Infatti i cristalli dei minerali appartenenti a questo sistema, hanno come caratteristica la sola presenza del centro di simmetria. La provenienza della Turchese è da attribuire a paesi come Iran, Egitto, America, Cina, Afghanistan, Messico e Australia. In Europa lo ritroviamo in Francia e Gran Bretagna.
La Turchese è prevalentemente di colore blu-azzurro con varianti di tipo verde, bianco e viola. Assume la caratteristica del colore blu quando è presente l’elemento rame, mentre assume il colore verde quando vi è presenza di ferro. Viene generalmente estratto dalle spaccature di rocce alterate e si presenta in masse opache di colore verde-celeste. Viene usato come pietra preziosa, tagliata a superficie curva o piana, per creare gioielli e bijoux, e si presta bene anche per essere incastonata in oggetti di arredo.
L’origine del nome Turchese – Pierre Turquoisie
In base all’etimologia e a diverse fonti storiche il nome “Turchese”, dato a questa meravigliosa pietra, deriva dal francese antico “pierre turquoise”, e fu usata da un commerciante, per indicare in questo modo la pietra turca, intesa appunto come pietra proveniente dalla Turchia. Probabilmente il commerciante non era a conoscenza del fatto che questo tipo di pietre provenivano dalla Persia, terra questa ricca di questo minerale. In realtà quindi la Turchia, che figura nel nome, c’entra soltanto perché attraverso di essa, passavano le via commerciali più importanti tra Oriente e Occidente.
Turchese nella storia
Alla Turchese sono stati sempre attribuiti dei poteri particolari, in grado anche di proteggere il suo proprietario nel momento del pericolo, infatti in Europa anticamente veniva considerata un “amuleto da avere” sia per viaggiatori che i cavalieri.
Di certo è che la Turchese ha attratto nei secoli l’interesse di tutte le popolazioni entrate in contatto con questo stupendo minerale. Dai Persiani, agli Egizi, ai Romani, ma anche oltre Oceano era considerata comunque una pietra magica e usata da Maya, Incas e nativi americani Navajo. Per gli Egizi in particolare, la Turchese oltre ad assicurare la protezione in vita, era indispensabile anche nella morte perché doveva vegliare il defunto e proteggerlo nel mondo delle ombre.
Proprio ai Navajo si devono le lavorazioni più particolari della Turchese per la realizzazione di collane, bracciali e anelli. Gli stessi nativi americani la usarono anche come moneta, oltre che come pietra ornamentale per le loro abitazioni.
La Turchese è stata anche la pietra sacra per delle popolazioni del Tibet, del Messico e del Perù.
Il valore della Turchese per gli Egizi
Fra le tante pietre semi preziose la Turchese è la più usata e ricercata sin dall’antichità. È risaputo che il reperto con Turchese più datato è un bracciale risalente a circa 8.000 anni fa, ritrovato al polso di una mummia in un sarcofago egizio.
Usata come pietra preziosa, era di grande importanza per gli Egizi. Cleopatra stessa si ornava di monili in Turchese per essere protetta dai sortilegi e per essere vegliata sul suo trapasso nell’aldilà. Gli antichi egizi erano favoriti dalla stessa presenza in loco della pietra. Infatti attingevano al prezioso minerale presso una miniera nel Sinai. Si racconta che questa pietra preziosa abbia poteri sovrannaturali tali da riuscire ad avvertire, con il cambio di colore il proprietario, se quest’ultimo si fosse trovato in situazioni di pericolo.
L’importanza della Turchese per i Navajo
I Navajo, tribù degli indiani d’America, usavano ornare i loro copricapo di piume d’aquila e Turchese. Portavano collane e orecchini per essere protetti dallo spirito della pietra, ed essendo bravissimi artigiani, lavoravano l’argento mescolato al Turchese ricavandone monili di estrema bellezza. Anche nelle loro case (vivevano in tende dette Hogan) e nelle tombe la presenza del Turchese era immancabile perché’ identificavano in questa pietra preziosa naturale, il tramite fra cielo e terra.
L’uso della Turchese per i Maja e gli Inca
Tracce di questa pietra preziosa naturale sono state rinvenute presso i Maja e gli Inca i quali si ornavano di Turchese durante i riti propiziatori e sacrificali. Anche questi popoli come i nativi d’America, attribuivano a questa pietra poteri spirituali.
Turchese – Pietra dello spirito
La cristallo terapia attribuisce alla Turchese un forte valore spirituale. L’energia che emana, aiuta a comunicare la verità perché aumenta la capacità di esprimersi e l’autostima. Infonde la sensazione di serenità e armonia tra corpo e mente. Può essere dunque definito un antidepressivo naturale. Sul piano fisico ha effetto rigenerante e tonificante. Dotato di qualità antinfiammatorie può aiutare nella cura delle malattie della parte alta del corpo come, orecchie, occhi e gola. Benefico anche per il sistema respiratorio. E’ un anti stress per eccellenza, oltre che a prevenire sbalzi di umore, protegge e funge da scudo a qualsiasi tipologia di negatività.
Turchese e bijoux
La Turchese, è una delle pietre dure più utilizzate per i bijoux di un certo livello per i gioielli. Sebbene non sia una pietra rara, è comunque una pietra semi preziosa, molto difficile trovarne di ottima qualità, da cui il prezzo abbastanza elevato rispetto ad altre pietre dure utilizzate per collane, bracciali e altri bijoux.
La pietra naturale della Turchese, subisce delle lavorazioni con lo scopo di migliorarne le caratteristiche, come ad esempio la lucentezza e la resistenza a sostanze come acqua, alcol, etc.
La Turchese è la pietra regina per i bijoux, infatti, grazie al suo unico colore, alle sue venature, alla possibilità di unirla all’argento per farne risaltare il colore, la Turchese, consente a ogni artista di creare combinazioni ed effetti unici per caratterizzare bijoux da sogno.
L’unione poi della Turchese con altre pietre dure come l’Ametista, o i Lapislazzuli, permette di realizzare bijoux non solo belli ma anche di valore.
Una particolare menzione va fatta per i bijoux realizzati dalla combinazione di perle Turchese con perle o pietre di Corallo rosso, capaci di materializzare in bracciali o collane, effetti cromatici unici che richiamano il mare e i suoi abitanti.
Come riconoscere un vero turchese
La vera Turchese, si presenta con una lucentezza cerosa ed è caratterizzata da un colore tra l’azzurro e il verde acqua. Il colore della turchese può essere sia uniforme che caratterizzato da una matrice (ovvero delle nervature) di diverso colore. Per stabilizzarne il colore e rendere la Turchese adatta alla realizzazione di collane, bracciali e orecchini, le perle o le pietre della Turchese vengono stabilizzate con paraffina, per far si che rimangano belle più a lungo possibile.
Altro aspetto caratteristico della vera Turchese è il possibile cambiamento di colore sia della matrice che della pietra che, con il tempo, tendono a ingiallirsi leggermente. La falsa turchese infatti non subisce variazioni.
La vera turchese inoltre essendo una pietra molto porosa, è sensibile alle sostanze acide e ai profumi. A contatto con la pelle (specie se a pH acido), la vera Turchese quindi può cambiare colore e per effetto dei profumi può subire anche variazioni di lucentezza.
Differenza tra Turchese e pasta di Turchese
Molti bijou Turchese non sono realizzati con Turchese (inteso come minerale), ma bensì con la pasta di Turchese, che altro non è che un prodotto residuo della lavorazione della Turchese. Il prodotto residuo della lavorazione della gemma originaria (prodotto altrimenti destinato allo scarto), viene amalgamato con resine e formato come perle, cammei, o in altre forme.
La pasta di Turchese si differenzia dalla Turchese vera perché è priva d’imperfezioni, non ha traccia di matrice e ha colore uniforme.
Ne deriva quindi che i bijou realizzati in pasta di Turchese hanno sicuramente minor valore anche se talvolta vengono venduti a prezzi elevati come la vera Turchese.
Pulizia dei bijoux realizzati con la Turchese
A parte la pulizia derivante dal normale contatto delle perle Turchese con la pelle – con il suo caratteristico ph –, è consigliabile, di tanto in tanto, un rapido lavaggio sotto l’acqua dolce del vostro bijou , in particolare bracciale e collane.
Basta passare per pochi minuti sotto l’acqua corrente il bijou in pietre dure Turchese, senza sfregare le perle con saponi, detergenti e men che meno con spugnette abrasive. Basta semplicemente pulire con le dita le perle, possibilmente una a una. Successivamente, utilizzando un panno morbido asciugare il bijou, perla per perla, e lasciarlo riposare al sole per una mezz’oretta. Ed ecco completata la pulizia del vostro bijou Turchese.
Articoli correlati:
- Le pietre dure – Base dei bijoux
- Turchese
- Turchese – La pietra dei bijoux per tutte le stagioni
- Come capire se un Turchese è vero
- Pulire il Turchese dopo la spiaggia
- Come capire se è vero Turchese
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright La Turchese
Nota relative alle immagini: L immagine di copertina è tratta da pixabay.com, libera per usi commerciale e senza richiesta di attribuzione. L’autore è Pasja. Le immagini relative ai bracciali e gli altri bijou presenti nel post sono di proprietà de La Turchese.